Tante controversie nel giallo del delitto di Garlasco. Una di queste è legata alla presunta lite tra Alberto Stasi e Chiara Poggi prima dell’omicidio.
Il caso legato al delitto di Garlasco sta facendo ancora discutere. Al netto dei risultati dei nuovi accertamenti su alcune impronte nella villetta dei Poggi, ecco che a far parlare è ancora la posizione di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio della giovane ragazza. A ‘Lo Stato delle Cose’ ha parlato il giudice Vitelli che assolse appunto Stasi in primo grado. L’uomo ha sottolineato alcuni misteri legati alla presunta lite che sarebbe intercorsa tra lui e la vittima prima dell’assassinio.
Delitto di Garlasco: Vitelli e le indagini su Stasi
Nel corso della trasmissione ‘Lo Stato delle Cose’ su Rai 3 con Massimo Giletti, in collegamento è stato sentito anche il giudice Stefano Vitelli, colui che assolse Alberto Stasi in primo grado per il delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Vitelli ha sottolineato come nel corso delle varie indagini, più si andava avanti con gli accertamenti “e più i dubbi aumentavano. Una donna aveva visto vicino all’abitazione una bicicletta differente da quella di Alberto Stasi. Gli indizi a suo carico erano deboli. I periti informatici accertarono che Stasi era rimasto al computer, nella propria abitazione, in un lasso temporale che andava dalle ore 9:35 fino alle ore 12:20”, ha detto Vitelli.
La presunta lite Stasi-Poggi e le tempistiche sospette
Ancora più incredibile il passaggio relativo ad uno dei fattori più gravi a carico di Stasi, una presunta lite intercorsa tra lui e Chiara Poggi prima dell’omicidio: “Non è provato che la sera prima della morte di Chiara Poggi i due ragazzi possano avere litigato. Un litigio proprio la mattina della morte? Ciò crea dei problemi di tempistiche, visti i soli 23 minuti indicati”, ha detto Vitelli. Ma non solo: “I miei periti dissero che Chiara Poggi era morta nel corso della mattinata. È ovvio che l’orario della morte e la dinamica dell’aggressione sono due questioni strettamente connesse”.
